Nel post precedente avevo appena scritto che non si recensivano più film indiani, ed ecco che vengo, puntualmente, smentito dalle richieste di recensire un ottimo e valido cortometraggio dell'ormai noto Vikkramm Chandirramani. Al di là della difficile pronuncia del suo nome e cognome, questo regista è uno dei massimi esponenti del new cinema indiano. Chandirramani realizza cortometraggi con attori indiani che non sembrano indiani.
Mi spiego meglio, poichè questa mia ultima affermazione potrebbe dar luogo a spiacevoli malintesi. The Perfect Murder è un una rosa sbocciata che conferisce al cinema indiano una serie di notevoli attestazioni di merito che prima erano solo dei piccoli accenni. Chandirramani si uniforma alla classe dei grandi registi e dei migliori film (soprattutto americani) mantenendo l'anima dell'India all'interno di un corpo multiculturale. Guardando The Perfect Murder avremo sempre l'impressione che sia un cortometraggio con attori indiani ma con un regista straniero; questo perchè Chandirramani ha indirizzato la sua arte verso una personalissima globalizzazione del prodotto.
Egli ha lasciato la sua impronta, inconfondibile, nel cortometraggio, ha lavorato benissimo nella scelta degli attori, un cast di primissimo livello ed ha aggiunto una nota sensuale in alcune scene che rendono il film godibile in diverse parti del mondo. Per tale ragione mi sono sentito in dovere di fare personalmente, attraverso questo blog, le mie più sentite congratulazioni a Vikkramm Chandirramani per l'incredibile lavoro e la bellezza artistica del suo The Perfect Murder.
Il plot è lineare ma con alcuni picchi interessanti, l'eterno giudizio chiamato Karma o ruota della giustizia si manifesta sotto diverse forme, giungendo dove l'umana comprensione ed azione si scontra con i limiti del terreno errore. Il trio di attori regge bene, le donne sono l'anima e la sensualità dell'intero prodotto cinematografico offerto dal regista, mentre il protagonista, nel ruolo di attore che cerca di emergere ad ogni costo, è già pronti per ben più grandi palcoscenici.
Freddie Mercury cantava "life is a bitch" in una famosa canzone dei Queen. E' questo il Karma che viaggia nel film di Vikkramm Chandirramani
Votazione: 8.5/10
In the previous post I had just written that no more Indian films were reviewed, and here I come, punctually, denied by the requests to review an excellent and valid short film of the now known Vikkramm Chandirramani. Beyond the difficult pronunciation of his name and surname, this director is one of the greatest exponents of the new Indian cinema. Chandirramani makes short films with Indian actors who do not seem Indian.
Let me explain better, since this last statement of mine could give rise to unpleasant misunderstandings. The Perfect Murder is a rose blossom that gives the Indian cinema a series of noteworthy testimonies of merit that were previously only small hints. Chandirramani conforms to the class of great directors and the best films (especially American), keeping the soul of India within a multicultural body. Looking at The Perfect Murder we will always have the impression that it is a short film with Indian actors but with a foreign director; this because Chandirramani has directed his art towards a very personal globalization of the product.
He left his mark, unmistakable, in the short film, he worked very well in the choice of actors, a cast of the highest level and added a sensual note in some scenes that make the film enjoyable in different parts of the world. For this reason, I felt compelled to personally, through this blog, express my heartfelt congratulations to Vikkramm Chandirramani for the incredible work and artistic beauty of his The Perfect Murder.
The plot is linear but with some interesting peaks, the eternal judgment called Karma or the wheel of justice manifests itself in different forms, reaching where human understanding and action clashes with the limits of the error terrain. The trio of actors holds up well, women are the soul and sensuality of the entire film product offered by the director, while the protagonist, in the role of actor who tries to emerge at any cost, is already ready for much larger stages.
Freddie Mercury sang "life is a bitch" in a famous Queen song. This is the Karma that travels in the Vikkramm Chandirramani film
Vote: 8.5 / 10
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