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Immagine del redattoreDanny Caprio

My Little Life di David Willing

Comincio subito premettendo una cosa importante: non possiamo inquadrare MLL. L'ho visto più volte e posso asserire che non è un documentario ma nemmeno un film. E' una via di mezzo che spende bene le sue carte e si fa seguire fino alla fine. David Willing è il regista di My Little Life, un documentario (così dicono) prodotto dalla Tokyo Chuo Media su Nancy Matsuyama, una star emergente della produzione di case per le bambole. L'impostazione in stile documentario è fatta bene, si rivedono situazioni di vita quotidiana e qualche situazione comica che strapperà un sorriso. Ottimi gli attori, soprattutto Amy Price che riesce a reggere bene l'intero film anche se il rapporto con Akira Bradley non sembra quello tra marito e moglie. Una situazione che ci ha fatto rivivere l'essenza dell'Oriente è stata quella quando la coppia Akira-Amy stavano facendo il bagno, coperti da una pixellatura in stile erotico giapponese per nascondere le parti intime...

Nel complesso non male poichè si è aggiudicato la palma di film finalista al MedFF e tantissimi riconoscimenti internazionali, sono, e resto convinto di questo, sicuro che se avesse scelto un'impostazione più vicina ai film e distante dallo stile documentarista, avrebbe vinto. Ma questa è solo una mia opinione.



My Little Life
Locandina My Little Life

Il segreto di My Little Life risiede nel lasciarsi trasportare nelle "piccole emotività" e "competizioni" di Amy Price. Willing tesse la tela per un progetto ardito ma ben riuscito
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