Alessandro Aronadio è il regista di questa commedia con Edoardo Leo, Margherita Buy e Giuseppe Battiston relativamente al tema delle religioni. Il film evidenzia limiti e credenze delle diverse religioni amplificandone i contenuti ed ironizzando sui loro strumenti liturgici e sui riti ad essi connessi. Il proprietario di un b&b in crisi si "reinventa" profeta di una nuova religione basata sull'IO piuttosto che sul Dio. L'io che si sostituisce al divino, l'umano che trasforma il sacro in profano capace di accogliere nuovi discepoli in questo nuovo frammento di religiosità moderna.
Artisticamente il film è diretto in maniera eccellente, il lavoro di Aronadio è pressochè impeccabile così come il montaggio e l'audio. Nulla da eccepire. Il film scorre benissimo ed offre moltissimi spunti di riflessione. Tuttavia non potrei definirlo un grande film o la commedia dell'anno. La versione delle suore stile Matrix/Il Padrino è stata una trovata pressochè penosa, non si rideva nemmeno con cinquanta massaggiatrici da spiaggia cinesi che facevano il solletico. Personalmente avevo letto questa dichiarazione di Aronadio: "Trovo che ci sia qualcosa di intrinsecamente comico nelle religioni: gli abiti liturgici, le storie che raccontano... In questo film io riporto esattamente credenze e precetti di vari culti: se questi susciteranno risate, la responsabilità non sarà di certo mia. Per intenderci, non c'è niente di più grottesco di alcuni passaggi di testi sacri, di alcuni riti, di alcune regole, se li approcci con sguardo "laico" .
Il suo modo di pensare ha influito sul film che però verte sulla ridicolizzazione della religione cristiana (religione, non culto) senza soffermarsi su altri culti. Il concetto del sostituirsi a Dio o addirittura di essere Dio trova riscontro in alcuni culti satanisti, di cui il regista sicuramente avrà attinto qualcosa.
Praticamente scopiazzando qua e là tira fuori un film sostenuto dalla bravura di Leo, Buy e Battiston. Quando ci si aspetta che esista una specie di riflessione finale ecco che si rovina il tutto con un'altra grande puttanata: il miracolo dell'IONISMO.
Capisco bene che ognuno sia libero di credere ed agire nel modo più consono al proprio modus vivendi, ma il tema religioso-comico è stato forse estremizzato troppo contando sui luoghi comuni. Nulla a che vedere con film tipo "Il Missionario" di Roger Delattre, altri livelli del tutto e con tantissimi messaggi positivi.
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