Il film horror dell'anno, come sentenziano alcuni, diretto da Ari Aster è destinato a lasciare il segno. Un cast di rilievo composto da Toni Collette, Gabriel Byrne, Ann Dowd, Milly Shapiro e Alex Wolff in quella che può essere definita una versione retouch della casa maladetta o, meglio, di una discendenza genealogica infestata.
La trama di Hereditary ruota attorno alla famiglia Graham. Dopo la morte della nonna, una donna misteriosa e lontana dal resto del mondo, la famiglia comincia ad avere delle manifestazioni sempre più inquietanti. Sembra che la donna, infatti, nonostante sia morta, continui a gettare sulla sua famiglia una specie di ombra oscura, specialmente sulla nipote adolescente Charlie. Quando la situazione precipiterà, sarà compito della madre della bambina, Annie Graham, esplorare una dimensione malvagia per evitare il triste e oscuro destino che tutta la famiglia sembra aver ereditato...
L'ambientazione riesce a mettere i brividi soprattutto quando iniziano le scene notturne, sapiente l'uso di bambole terrificanti sparse qua e là ed un comparto sonoro che fa gelare il sangue dopo pochi istanti. Ottima la prova di Toni Colette che ha offerto un livello di recitazione costante e di pregio per tutto il film. Non so se sia il miglior horror degli ultimi anni (il primo #insidious mi aveva turbato moltissimo) ma ci sono delle scene che vi rimarranno particolarmente impresse, soprattutto quando sarete sotto le coperte nella vostra stanza da letto.
I riferimenti ad alcuni culti sono espliciti ma tutto sommato il regista gioca su "convinzioni globali" senza sforzarsi più di tanto. Ne esce un bel film con una buona dose di suspense e qualche salto dalla sedia. Ad oggi, per quanto riguarda il 2018, resta il miglior horror!
Dopo "L'esorcista" ecco un altro film che non mi ha fatto dormire...(TheBlogDC)
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